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Avise, Runaz

La strada sospesa nel vuoto

La Via delle Gallie in territorio di Avise è stata realizzata a mezza costa sulla destra orografica della Dora di Valgrisenche, in un passaggio quasi obbligato; nei pressi di Runaz s’innalzava di quota per superare l’ostacolo naturale rappresentato dal fianco della montagna, per poi ridiscendere gradualmente subito a ponente di Pierre Taillée e giungere alla quota di fondovalle in corrispondenza del ponte dell’Equilivaz.

Nella frazione di Runaz, in destra orografica a mezza costa, si sviluppa un lungo tratto della strada romana, riconoscibile dal possente muraglione di sostegno verso valle. Il tracciato disegna una sequenza di angoli ottusi, una curva, utili ad aggirare e superare l’impervio fianco della montagna. Come molti altri tratti della Via delle Gallie, è una strada nella roccia, opportunamente integrata e livellata da apporti di terra e ghiaia. Sondaggi archeologici del 2014 hanno riportato alla luce il piano viario originario, costituito dalla roccia naturale a monte e da un riempimento di pietrisco e terra nella porzione a valle, sostenuto dal muro della strada. Nel tratto più orientale sono, inoltre, perfettamente visibili per circa 2 m di lunghezza i solchi dei carri incisi nella roccia (due binari paralleli, profondi 15 cm e distanti tra loro 1,5 m) e una bassa banchina risparmiata nella parete rocciosa verso monte. 

Il tratto conservato alla Pierre Taillée è particolarmente spettacolare: il dialogo tra la strada, la montagna e i bruschi dislivelli produce un effetto globale straordinario. Chi all’epoca passava di qui si sentiva parte stessa della roccia: il baratro sotto i piedi e lo spettacolo del Monte Bianco davanti agli occhi, meraviglioso e terrificante allo stesso tempo.

Aggrappata al franoso pendio, la strada presenta ancora oggi uno sviluppo conservato per ben 400 m di lunghezza, che rivela una notevole abilità tecnica nell’adozione di un complesso sistema di strutture atte a contenere la forza della montagna. In particolare sono stati realizzati tagli nella roccia, sostruzioni, contrafforti e una serie di arcate cieche in opera cementizia, con appoggi realizzati in intagli appositamente ricavati nella sottostante parete rocciosa. 

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