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Seconda Tappa

La seconda tappa della Via delle Gallie parte dal comune di Montjovet, che già nel nome ricorda l’origine romana, con il richiamo alla presenza in antico di un tempio dedicato a Giove. La visita inizia già passando accanto alle sostruzioni della sede viaria a monte della strada statale in località Vervaz. Tra le località di Balmas e Toffo è poi presente un tratto di strada particolarmente suggestivo, con tagli nella roccia ed il segno lasciato dai solchi dei carri. 

Il viaggio prosegue toccando Saint-Vincent, dove sorgono i resti del ponte romano in località Cillian, e il sito archeologico sotto la chiesa di San Vincenzo. Mentre a Châtillon, all’estremità occidentale del borgo moderno si incontra, a valle del ponte attuale, un sottile arco dell’antico ponte, incredibilmente sospeso nel vuoto.

Consigli di visita

Di buon mattino, si raggiunge Montjovet e si sosta per una passeggiata alla scoperta del Bourg, raggiungendo la chiesetta parrocchiale di San Rocco e il ponte pedonale.
Si prosegue, quindi, salendo in località Balmas, dove si percorre il tratto della strada romana che conduce fino a Toffo. La passeggiata è di circa 40 minuti, tra andata e ritorno. Si riprende in direzione Saint-Vincent sostando lungo la strada per il pranzo. Arrivo ai resti del ponte romano, la zona di parcheggio è in loc. Cillian, poco a valle del sito archeologico; breve sosta e poi si raggiunge in pochi minuti il centro del paese, fino alla chiesa parrocchiale ed al sito archeologico sottostante. Si riparte per Châtillon, sostando nei pressi del borgo, che viene attraversato ammirando le case torri più suggestive, raggiungendo il ponte romano. Una volta oltrepassato, ci si dirige in località Breil dove sorge il Castello Gamba (www.castellogamba.vda.it), sede della collezioni regionali di arte moderna e contemporanea.

Da non perdere

Merita una visita il Bourg di Montjovet, avvolto da un’atmosfera suggestiva all’interno di un vallone, con numerose case medievali con bei portali e finestre in pietra; Da Monjovet sono fattibili diverse passeggiate, tra cui quella che conduce al castello di Saint-Germain (http://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/montjovet/castello-di-saint-germain/999) e di Chenal (http://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/montjovet/castello-di-chenal/998)

A Saint-Vincent un’esperienza da non perdere, è quella delle moderne terme (http://www.termedisaintvincent.com), così come l’atmosfera del Casinò, che ne hanno fatto una località turistica di successo dagli anni ‘70 (http://www.saintvincentresortcasino.it).

Il borgo di Châtillon custodisce un agglomerato di case risalenti ai secoli XVI e XVII ed in alcuni villaggi sono ancora visibili e ben conservati i nuclei abitativi rurali e numerose torri medioevali (Conoz, Néran, La Tour). Da non perdere il Castello Gamba, risalente agli inizi del XX secolo, sede delle Collezioni regionali di Arte moderna e contemporanea. Dall’altra parte del fiume valgono una visita il Castello di Ussel (http://www.vdamonamour.it/2013/10/castello-di-ussel-valle-d-aosta) e la vicina chiesetta di Saint-Clair.

Da segnalare, inoltre, anche la storica strada della “Mongiovetta”: L’attuale percorso stradale della “Mongiovetta” fu realizzato solo nel 1771, quando il Re Carlo Emanuele III migliorò il tracciato esistente per facilitare il commercio e lo sfruttamento delle acque termali, come ricorda l’incisione sulla lapide che sovrasta i primi tornanti.

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