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Terza tappa

Una intera giornata è da dedicare alla terza tappa del nostro viaggio, che è giunto ora ad Aosta. Il tracciato stradale è percepibile avvicinandosi alla città dal Ponte sul Buthier e dall’arco onorario di Augusto, eretto per celebrare la conquista della città. L’ingresso al quadrilatero delle mura romane è segnalato dalla monumentale Porta Praetoria, ancor oggi ottimamente conservata, mentre la Porta Decumana, all’uscita occidentale, è parzialmente conservata nel seminterrato della Biblioteca Regionale.
Muovendosi entro il circuito murario si raggiungono le aree monumentali del Teatro, dell’Anfiteatro e del Foro.
Il Museo Archeologico Regionale offre infine un ricco spaccato della storia della Via delle Gallie e della Val d’Aosta dalla Preistoria al Medioevo, mentre nei sotterranei si può ammirare un tratto delle mura romane con i resti della Porta Principalis Sinistra.

Consigli di visita

La visita della città di Aosta parte appena fuori dall’antica colonia romana, attraversando l’antico Ponte sul torrente Buthier che, in seguito ad una terribile alluvione avvenuta nell'XI secolo, ha spostato il suo alveo alcuni metri più ad ovest. Si arriva quindi all’Arco di Augusto e attraverso la vivace Via Sant’Anselmo, si raggiunge la Porta Praetoria, principale ingresso alla città sul lato orientale. La porta rappresenta una delle pochissime porte romane doppie con cortile d’armi centrale: è anche la testimonianza della cinta muraria che abbraccia la città, con numerose torri che possono essere individuate lungo il percorso. 

Tra i vicoli sulla destra ci si affaccia e si scopre con stupore l’antico quartiere degli spettacoli, e l’inaspettata facciata del magnifico Teatro Romano. Si prosegue lungo il Decumano per raggiungere piazza della Cattedrale, luogo anticamente occupato dall’immenso Foro romano, i cui resti visibili sono ormai soltanto nei due templi gemelli alla base della casa dell'Arcidiaconato. Da questo luogo si può accedere per una visita al Criptoportico, luogo di grande suggestione. Si trattava di un sistema di gallerie a forma di U rovesciata che i Romani avevano costruito per sopraelevare la terrazza dei templi; ma era anche un luogo di elegante passeggio.  

Ulteriore tappa della visita all’Aosta romana è rappresentata dalla sosta alla raffinata villa romana detta “della Consolata” dal nome della zona in cui si trova, in un punto collinare sopra Aosta. 

Una sosta al Museo Archeologico Regionale completa la visita già effettuata lungo il tracciato della strada romana e in città, dove vedere alcuni dei tanti oggetti che il sottosuolo di Aosta e della Valle restituisce ad ogni scavo.

Da non perdere

Un momento speciale in cui si consiglia di visitare Aosta è la Fiera di Sant’Orso, che si tiene ogni anno il 30 e 31 gennaio e che coinvolge artisti e artigiani valdostani che espongono con orgoglio i frutti del proprio lavoro creativo lungo le vie del centro. 

Oltre alla città romana, è d’obbligo una visita alle testimonianze medievali, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, i cui slanciati campanili sono punto di riferimento nel paesaggio urbano cittadino, la Collegiata e il Priorato dei Santi Pietro e Orso.

Inoltre fuori dal centro abitato di Aosta, in frazione Porossan (località Chiou) è ancora ben visibile il ponte-acquedotto medievale di Grand Arvou, lungo 70 metri, che convogliava le acque del torrente Buthier per irrigare le distese prative di Saint-Christophe e di Quart.

A pochi minuti da Aosta meritano una visita Pila, uno dei comprensori sciistici più importanti della Valle, l'osservatorio astronomico di Saint-Barthélémy (www.oavda.it), i Castelli di Fenis e di Sarre.

Per restare in ambito archeologico un sito da non perdere è, alla periferia occidentale di Aosta, l’area archeologica di Saint-Martin-de-Corléans, con lo straordinario complesso megalitico dell’età del Bronzo, per la quale si prevede una prima parziale apertura al pubblico nel 2016.

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